Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al testo. Tra i 42 articoli per dare forma al Piano nazionale di ripresa e resilienza, risorse per strutture alberghiere per la ripresa del Turismo
Le misure previste dal decreto, accolgono alcune istanze formulate dalle associazioni di categoria nel corso dell’audizione parlamentare sul PNRR e di altre audizioni svolte nel corso della pandemia, contemplano interventi per complessivi 2.4 miliardi di euro.
Di seguito alcuni dettagli di intervento:
• contributi e credito d’imposta per la riqualificazione delle imprese turistiche (finanziati con uno stanziamento di 500 milioni di euro)
• istituzione di una sezione speciale Turismo del Medio Credito Centrale (358 milioni di euro) attivazione di un Fondo rotativo della Cassa Depositi e Prestiti per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale (180 milioni di euro):
• sostegno alla digitalizzazione delle agenzie di viaggio e del tour operator (98 milioni di euro):
• finanziamento del fondo nazionale turismo (150 milioni di euro), gestito con Cassa Depositi e Prestiti , per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari
• 500 milioni per attivare un Fondo, con la partecipazione Met e Bei, denominato “Fondo ripresa resilienza Italia” per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici;
• attivazione del Digital Tourism hub (114 milioni), una piattaforma digitale per aggregare on line l’offerta turistica nazionale;
• progetto Caput Mundi – Next Generation EU (500 milioni), per sostenere da un punto di vista turistica e l’offerta in vista del Giubileo.
I contenuti del provvedimento, che non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, saranno più dettagliate con successive comunicazioni ufficiali.